BENVENUTI A CAPRIANA!
Capriana è un piccolo paese della Val di Fiemme, a diretto confine con la Val di Cembra (verso ovest) e con la provincia di Bolzano (verso nord). Situato a 1007 m di altitudine slm e con una popolazione di circa 586 abitanti, vanta i primi insediamenti a partire dall’età del Bronzo. Capriana presenta un paesaggio caratterizzato da verdi e balsamiche foreste di abete rosso e larice; posizionata sul pendio destro della valle dell’Avisio, offre panorami mozzafiato sulla Catena del Lagorai. Il territorio comunale si confina con il Parco Naturale del Monte Corno, che vanta una grande biodiversità e varietà di fauna e flora alpina; una tipicità del paese sono i “muretti a secco” che da generazioni vengono costruiti principalmente per portare in piano terreni naturalmente molto ripidi.
A valle del paese scorre il torrente Avisio, dove è possibile percorrere sentieri alla scoperta di antichi masi e mulini immersi in una natura ancora selvaggia e incontaminata. Essendo paese di mezza montagna vanta una variegata biodiversità: si possono trovare coltivazioni di piccoli frutti, antichi grani, meleti, vigneti, e il nostro fiore all’occhiello, lo zafferano di montagna.I grandi boschi sono rinomati per la raccolta dei funghi.
A Capriana esistono ancora antichi masi come “Maso Doss”, “Maso Conti”, “Maso Lio” e “Maso Bait”…siti affascinanti per l’antica e caratteristica bellezza… Da visitare anche la frazione “Rover”, travolta dalle acque dell’alluvione del 1966.
LA CHIESA DI SAN BARTOLOMEO A CAPRIANA
L’attuale chiesa parrocchiale di Capriana, in stile neoclassico, vanta origini antiche, comprovate dalla presenza di documenti storici che attestano la sua consacrazione nel 1216. La chiesa di San Bartolomeo e San Lazzaro subì danni gravi a causa del fuoco in due circostanze diverse, nel 1758 e nel 1861. Nel 1865 fu ricostruita, ingrandita e suddivisa in tre navate. Le volte furono affrescate dall’artista trentino Metodio Ottolini; pregevoli sono i quadri raffiguranti la Via Crucis, dipinti nel 1769 e miracolosamente salvati dall’incendio di metà ottocento.
LA BEATA MENEGHINA E IL MULINO
Domenica Lazzeri, nota come la Beata Meneghina, è una figura molto importante per il paese di Capriana e per la Val di Fiemme. Nel 1833, mentre lavorava nei campi, le venne una misteriosa malattia e ricevette le stimmate, che la accompagnarono fino alla sua morte, a trentatré anni nel 1848. Il mulino di Bortolo Lazzeri, papà della Meneghina, uno dei sette mulini una volta esistenti a Capriana, restaurato, ha ripreso a macinare i cereali con la forza motrice dell’acqua del Rio Bianco. Diventato un museo, è gestito dall’Associazione “Amici della Meneghina” e visitabile.
CAORIANA DE NA VOLTA:
Percorso storico tra le vie del paese di Capriana e della frazione Carbonare di recentissima realizzazione, caratterizzato da bellissime e particolari foto d’epoca e didascalie ricche di informazioni e curiosità.
PRA’ DAL MANZ E GIOCABOSCO DI CAPRIANA
Il località Prà dal Manz e Pradi, a monte dell’abitato di Capriana, facilmente raggiungibile anche in macchina, si estende uno dei lariceti più belli d’Europa. I larici, molti dei quali secolari, formano un bosco molto rado e ricco di luce. Nella radura di Prà del Manz sorgono una baita (aperta solo in estate) e una struttura semi-aperta per le feste campestri. Da qui partono numerosi sentieri, più o meno impegnativi, che permettono di raggiungere alcuni luoghi di particolare interesse paesaggistico ed ambientale, come il Lago Bianco, il Lago Nero, la cima del Monte Gua, oppure i vicini abitati di Anterivo e Caoria. In località Pra’ del Manz, immerso nel lariceto sorge il “Giocabosco di Capriana”, un gioco di ruolo con dieci stazioni tematiche, che ha il fine di educare i bambini e i ragazzi alla conoscenza del bosco e più in generale dell’ambiente naturale che li circonda. Grazie all’aiuto dei personaggi delle fiabe, i bambini possono percorrere le dieci stazioni che stimoleranno tutti i sensi!
LA CHIESA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE A CARBONARE
Pittoresca piccola chiesa nella frazione di Carbonare. Al suo interno sono custoditi: il quadro dedicato a Sant’Anna proveniente dalla chiesetta della frazione di Rover e il Crocifisso vivente, una scultura lignea del Cristo in Croce, che lo raffigura prima di ricevere la ferita al costato. Questa opera è il dono al paese di Carbonare di un disertore russo, che si rifugiò in questo luogo durante la guerra del 1915-1918, e che qui trovò nascondiglio e sostegno.
ROVER E CARBONARE, FRAZIONI DEL COMUNE DI CAPRIANA
Amministrazione Separata Beni di Uso Civico Rover Carbonare. L’Asuc Rover Carbonare è una delle 110 Asuc del Trentino, unica in Val di Fiemme. La Magnifica Comunità di Fiemme, la Regola di Predazzo, Feudo Rucadin e le A.S.U.C. sono forme di domini collettivi ereditati dal passato, anche definite “usi civici”. Dalle “Carte di Regola” agli usi civici. Il comitato dell’A.S.U.C. Rover Carbonare, regolarmente eletto dai residenti nelle frazioni, amministra i beni delle frazioni di Rover e Carbonare; in maggior parte boschi e prati. Un terzo dei beni di proprietà dell’Asuc Rover Carbonare si trova in provincia di Trento e due terzi in Provincia di Bolzano, Comune di Anterivo, Parco naturale Monte Corno.
COMITATO CARBONARE IN FESTA
Dall’anno 2000 le frazioni hanno adottato lo “stemma” che riprende alcuni elementi storici e della tradizione. La pianta di rovere, la carbonara, il simbolo vescovile con pastorale e spada, i rami di alloro e di quercia. I colori della bandiera sono giallo e bianco. Nel luglio del 2012 è stato ufficialmente fondato il comitato “Carbonare in festa”. Il logo ufficiale della festa di Carbonare è stato disegnato nel 2015 da Andrea Cagol, grafico e collaboratore della Disney.